I secoli che hanno plasmato Ciutadella: tra fortezze, pirati e sovrani

Tra mura antiche e leggende, Ciutadella custodisce un passato strategico che oggi arricchisce l’esperienza dell’Open Menorca ATP Challenger 100.
Durante il torneo, Ciutadella diventa il cuore pulsante del tennis professionistico, ma basta passeggiare tra le sue strade acciottolate o affacciarsi sulle sue mura per scoprire che, per secoli, è stata molto più di una semplice cartolina mediterranea.
Fu fortezza militare, porto commerciale e teatro di conquiste. Una città dove il mare portava cultura, ma anche invasioni. Un’eredità forgiata da pirati, re e mercanti, che oggi continua a vivere, a pochi passi dal Club Tenis Ciutadella, sede del torneo.
Una città con lo sguardo rivolto al mare
Situata nell’estremo ovest di Minorca, Ciutadella ha avuto da sempre un ruolo chiave nel Mediterraneo. Dall’epoca romana fino al tardo XVIII secolo, la sua posizione strategica e il suo porto ne fecero un obiettivo ambito per chi desiderava dominare le rotte del Mare Nostrum.
Nel Medioevo la città visse il suo massimo splendore come centro politico e amministrativo. Prima sotto il dominio arabo e poi integrata nella Corona d’Aragona, Ciutadella fu sede episcopale, capitale dell’isola e centro vitale del commercio.
Il suo tessuto urbano conserva ancora oggi un’eleganza nobile: ogni vicolo, ogni piazza racconta un frammento di storia.
Mura, bastioni e una città che si difendeva dal mare
Il XVI secolo segnò un punto di svolta. Con l’espansione dell’Impero Ottomano e l’aumento delle incursioni piratesche, Minorca diventò vulnerabile.
Nel 1558 arrivò l’attacco più devastante: l’invasione turca nota come il “Setge de 1558”. Sotto il comando dell’ammiraglio Pialí Pascià, una flotta ottomana assediò la città per otto giorni. Migliaia di morti e l’intera popolazione deportata a Costantinopoli.
Quella tragedia lasciò un segno profondo nella memoria collettiva. Come risposta, si rafforzarono le difese con nuove mura e bastioni.
Ancora oggi è possibile ammirare parte di queste fortificazioni: il Baluarte de sa Font (1), vicino all’ingresso storico della città, o tratti della cinta muraria integrati nel tessuto urbano.
(1) Baluarte de sa Font, costruito nel XVII secolo sui resti delle antiche mura medievali danneggiate dal saccheggio turco del 1558, è uno dei resti più significativi del sistema difensivo di Ciutadella. In origine serviva a proteggere la Porta de Sa Font, demolita nel 1889. Dopo aver perso la sua funzione militare, fu utilizzato come magazzino del decimo, poi come fabbrica d’illuminazione e infine come deposito d’acqua. Restaurato nel 1995, oggi ospita il Museo Municipale di Ciutadella, che espone reperti paleontologici, archeologici e oggetti della vita quotidiana che raccontano secoli di storia minorchina.
Castelli e torri: i guardiani del litorale
Oltre alle mura cittadine, Ciutadella fu protetta da torri costiere di avvistamento, molte delle quali si conservano tuttora. Tra queste, la Torre des Castellar (2), nota anche come Torre di Santandria o Sa Caleta, serviva per controllare l’orizzonte e segnalare eventuali incursioni.
Uno dei simboli più iconici è il Castello di Sant Nicolau (3), posto all’ingresso del porto. Costruito nel XVII secolo con pianta ottagonale, fossato e ponte levatoio, fu sia presidio militare che segno tangibile del potere dell’isola. Oggi è uno spazio culturale e punto panoramico, tra i più fotografati di Ciutadella.
(2) La Torre des Castellar, situata a Sa Caleta (Ciutadella), fu costruita dagli inglesi tra il 1799 e il 1802 come parte del sistema di difesa costiera di Minorca. Il suo obiettivo era proteggere le calette vicine a supporto del Castello di Sant Nicolau. A pianta circolare e corpo troncoconico, è circondata da un fossato e da un terrapieno in pietra a secco. Rivestita in blocchi di marès, si distingue per il suo accesso sotterraneo e le dodici feritoie per la difesa terrestre. Alta otto metri, con terrazza per l’artiglieria, il suo profilo basso la rendeva quasi invisibile dal mare, aumentando la sua efficacia difensiva.
(3) Il Castello di Sant Nicolau, posto all’ingresso del porto di Ciutadella, fu costruito tra il 1680 e il 1682 dall’ingegnere Josep Castellón per difendere l’accesso via mare da eventuali attacchi nemici. Sorge su un’antica eremita e presenta una pianta ottagonale raffinata, adagiata sulla roccia e circondata da un fossato largo otto metri. Si accede tramite un ponte in legno che conduce a un portale decorato con motivi barocchi. All’interno, una colonna centrale sostiene la volta dell’artiglieria, collegata da una scala a chiocciola. Oggi è uno dei simboli del patrimonio storico di Ciutadella.
Tra sovrani, vescovi e mercanti
Ciutadella fu anche sede di potere civile e religioso. La Cattedrale di Santa Maria (4), costruita su un’antica moschea e consacrata nel XIV secolo, si erge nel cuore del centro storico, testimoniando l’incontro di culture e fedi. Il suo interno, in stile gotico catalano, è tra i più importanti di tutto l’arcipelago balearico.
Nei dintorni, palazzi nobiliari come Palazzo Torre Saura (5) o Casa Olives (6) raccontano la ricchezza della nobiltà e del clero che per secoli hanno guidato la vita politica ed economica di Minorca.
(4) La Cattedrale di Santa Maria, conosciuta come Cattedrale di Minorca, è uno degli esempi più importanti di gotico catalano e un punto di riferimento del patrimonio locale. Costruita dopo la conquista del 1287 e dichiarata cattedrale nel 1795, ha una navata unica di grande altezza e splendide volte a crociera. Subì due saccheggi: nel 1558 e durante la Guerra Civile, eventi che portarono a diverse ristrutturazioni, tra cui una facciata neoclassica. Il restauro del 1986 ha valorizzato la luminosità dell’interno e recuperato il coro originale. Spiccano anche le cappelle e un antico minareto islamico.
(5) Il Palazzo Torre Saura, situato in Plaça des Born, è il palazzo più imponente di Ciutadella e uno dei migliori esempi di neoclassicismo civile a Minorca. Costruito nel 1839 da Ildefonso Hernández, occupa gran parte di un isolato e rimane di proprietà privata. Nel XIX secolo, la sua facciata fu modificata per armonizzarsi con il vicino Palazzo Salort, aggiungendo una nuova ala. L’ingresso principale, su Carrer Major des Born, conduce a una scala che dà accesso a saloni nobiliari collegati da un’elegante galleria. Conserva ancora le antiche scuderie e le carrozze originali.
(6) La Casa Olives, o Casa Olivar, è una residenza signorile storica situata in Plaça de la Catedral, nel cuore del centro antico di Ciutadella. Costruita nel 1633 da Bernat Olives, occupa gran parte dell’isolato tra la Cattedrale e Plaça des Born, accanto al Palazzo Torre Saura. La facciata simmetrica e l’armonia degli interni riflettono l’architettura nobiliare del tempo: un ingresso assiale, scala con lucernario e una grande sala centrale affiancata da stanze arredate con mobili inglesi, francesi e in stile isabellino. Spiccano i soffitti affrescati, i lampadari in cristallo e una terrazza che accentua la sua eleganza monumentale.
Un centro storico che respira storia
Passeggiare oggi per le strade di Ciutadella significa immergersi in un’autentica macchina del tempo. Il suo centro storico (7), dichiarato Bene di Interesse Culturale, conserva intatta la struttura di epoche lontane. Vicoli stretti, piazze porticate, mercati tradizionali: ogni angolo è un dialogo aperto tra passato e presente.
A pochi minuti dal campo centrale dell’Open Menorca ATP Challenger 100, puoi scoprire luoghi iconici come Plaça des Born (8), un tempo campo di tornei cavallereschi, oggi centro della vita cittadina, o il Mercato Municipale (9), dove la tradizione incontra la quotidianità locale.
(7) Il centro storico di Ciutadella è uno dei principali tesori di Minorca. Le sue strade custodiscono la maggior parte degli edifici monumentali della città, comprese la famosa via Ses Voltes e piazze animate piene di negozi, bar e ristoranti che riflettono la vita locale. Il passeig de la Contramurada, che circonda il nucleo antico, segna i confini delle vecchie mura cittadine fino al XIX secolo. Oggi rappresenta un confine simbolico tra la Ciutadella storica e quella moderna, ben distinte per architettura e atmosfera urbana. Un luogo dove la storia continua a pulsare.
(8) La Plaça des Born è uno degli spazi più rappresentativi di Ciutadella e l’ingresso al centro storico. Un tempo piazza d’armi, oggi è il cuore culturale e sociale della città. Al centro si erge un obelisco di 22 metri, simbolo della resistenza locale contro l’attacco turco del 1558. La piazza ospita eventi importanti, come le celebrazioni di Sant Joan, che a giugno la trasformano in un punto di festa. Attorno si affacciano edifici emblematici come il Municipio, il Teatre des Born, palazzi storici e la Chiesa di San Francesco. Un luogo chiave per comprendere l’anima di Ciutadella.
(9) Situato in Plaça de la Llibertat, nel cuore del centro storico, il Mercato Municipale — noto anche come Mercat des Peix — è uno dei simboli più autentici della vita quotidiana di Ciutadella. Più che un mercato, è un’esperienza vera, dove residenti e turisti si mescolano tra banchi di pesce fresco, frutta, verdura e specialità locali sotto antichi portici. L’atmosfera, calda e vivace, racchiude l’essenza di Minorca. Il momento migliore per visitarlo? La mattina presto, quando l’attività è al massimo e i bar sotto le arcate servono colazioni e tapas casalinghe. Un angolo con anima e sapore isolano.
Dal passato al futuro: il patrimonio come ispirazione
La ricchezza storica di Ciutadella non è solo memoria: è una risorsa viva per guardare al futuro. Qui lo sport convive con la cultura, la sostenibilità e l’identità locale.
Non è un caso che l’Open Menorca ATP Challenger 100 abbia scelto questa città come sede. Ogni match si gioca con un palcoscenico unico: mura secolari, bastioni e storie di battaglie che sembrano riecheggiare a ogni colpo di racchetta. Ciutadella offre un’esperienza completa, dove il tennis incontra un racconto che va ben oltre il campo da gioco.
Vuoi vivere la storia… e il tennis?
Nel 2026, non venire solo per assistere al grande tennis internazionale. Cammina sulle orme di pirati e nobili, entra nelle fortezze che hanno difeso l’isola, ammira il tramonto dal porto da cui salparono re e crociati.
Tutto questo, a due passi dall’Open Menorca ATP Challenger 100.
Ciutadella ti aspetta. Con la sua storia. Con il tennis. Con l’anima.